d-flight – Mappe online per volare col drone
il portale d-flight tra i vari servizi online resi disponibili, offre la possibilità, previo registrazione, di consultare le mappe del territorio italiano per conoscere le limitazioni e le prescrizioni al volo dei droni.
Come sappiamo la conoscenza delle limitazioni al volo col drone (espresse sul portale web di d-flight attraverso colori e retini), è fondamentale per essere sempre in regola, anche e soprattutto quando si usa il drone per il tempo libero, per scattare foto o fare filmati. Facendo riferimento quindi al regolamento europeo EASA di prossima introduzione, anche quando si vola nella categoria “Aperta” (vedi l’articolo del Blog “Regolamento europeo EASA Droni – Catg. Aperta“, è necessario conoscere e rispettare le limitazioni al volo.
Come accedere alle mappe
Per poter accedere alle mappe è necessario registrarsi al portale come utente. La procedura in questo caso abbastanza semplice anche se ci sono un paio “steps” critici che bisogna tener presenti per portare a termine l’operazione con successo.
Tramite il browser ricercate d-flight (causa la policy legale del portale d-flight non e’ possibile linkare il sito d-flight e/o riportare immagini e/o screnshoot dal portale). Nel browser vi comparirà schermata di accesso.
Per potervi registrare cliccate in alto a destra su “Servizi” e si aprirà una nuova schermata. Dopo aver accettato le policy previste, per registrarvi, selezionate il bottone “Vai direttamente alla registrazione” presente nell‘opzione 1 del menù.
I dati per registrarsi (login)
Una volta cliccato il bottone dell’opzione 1, si aprirà un form entro cui dovrete compilare i Vs dati, ovvero:
- Tipologia utente (se Privato o Azienda/P.A.),
- Username (a vostar scelta),
- Email,
- Nome,
- Cognome,
- Nazione di nascita,
- Provincia di nascita,
- Luogo di nascita ,
- Data di anscita,
- Codice fiscale.
E’ importante di selezionare la tipologia di utente per poter accedere al form successivo, altrimenti il bottone ”Prossimo” non si abilita. Fatto ciò si abilita un secondo form, con altri dati da compilare, e precisamente:
- Nazione di residenza,
- Regione di residenza,
- Provincia di residenza,
- Luogo di residenza,
- CAP,
- Indirizzo di residenza,
- Numero civico,
- telefono,
- Cellulare,
- PEC: (per chi la possiede),
Una volta compilato, cliccando su “Crea”, compare un altro form riassuntivo relativo alle condizioni generali e alla informativa sul trattamento dei dati personali.
Dopo aver flaggato le caselle “Acconsento” del form, cliccare sul bottone “Accetta” in basso a destra, ….. si è finalmente registrati. La conferma avviene attraverso un pop-up a video, che reca la scritta “Per attivare l’account, apri la mail inviata a xxxx e clicca su invia“.
Ovviamente bisogna confermare l’account nella email ricevuta dal portale d-flight.
L’email contiene i dati per il login (indirizzo email con cui ci si è registrati) e una password temporanea che servirà solo al primo accesso. Questa dovrà essere cambiata subito (il sistema ve lo impone). A conferma del buon esito dell’attivazione riceverete una ulteriore email da d-flight.
Note importanti
Da notare la conferma dell’indirizzo email contenuto nella email ricevuta da d-flight deve essere confermato entro 12 ore dalla ricezione nell’email, pena il decadimento della procedura.
Inoltre nel caso sbagliaste, in fase di registrazione, a digitare l’indirizzo della vostra email, e quindi non ricevete nessuna email, potete ripetere la procedura non prima di 12 ore, perché il sistema “surgela” i Vs. dati.
Accesso alle mappe d-flight
Una volta effettuata la registrazione, per accedere alle mappe basta cliccare sull’icona a forma di mezzobusto in alto a destra, evidenziabile con il mouse (login).
Cliccandoci sopra si apre una pop-up dove immettere le credenziali che avete definito durante la registrazione al portale. Una volta inserite le credenziali, si accede alle mappe d-flight, oggetto di questa guida.
Nella schermata appare la mappa dell’Italia, con aree evidenziate con diversi colori.
Leggere i contenuti delle mappe
Le mappe sono navigabili attraverso il mouse (rotellina avanti per il de-zoom ed indietro per lo zoom), o attraverso l’icona lente d’ingrandimento (al centro in alto), dove è possibile digitare direttamente il nome del luogo d’interesse.
Una volta identificato il luogo o i luoghi, attraverso il click con il tasto destro del mouse in corrispondenza del luogo-area di interesse (evidenziato con un segnaposto sulla mappa), sarà quindi possibile conoscere le relative imitazioni e prescrizioni (Regole dell’Aria), che vengono evidenziate in un pop-up dedicato.
Ovviamente, le informazioni variano al variare della zona. Alcune informazioni infatti, se relative ad un’area non soggetta a prescrizioni e limitazioni, nel box saranno riportate solo le “regole dell’aria”. Qualora invece l’area è soggetta a limitazioni, comparirà anche un ulteriore informazione relative all’area interessata.
Ad aiutare ulteriormente l’utente nella comprensione dei limiti e delle prescrizioni, il portale d-flight, mette a disposizione una legenda (sempre visibile in basso a sinistra), con l’indicazione relative ai colori delle diverse aree e le relative limitazioni al volo (max altezza in metri AGL (Above Ground Level).
A tal proposito è fondamentale ricordare che:
- nella zona rossa non si vola,
- le aree urbane sono interdette al volo,
- le zone arancione, gialle e azzurre hanno limitazioni del volo in altezza ben definite,
- nei parchi naturali non si vola (se non previa autorizzazione scritta del parco stesso).
Ovviamente ben documentate nel portale sono le indicazioni relative alle CTR, ATZ come risulta ad esempio, per l’area dell’aeroporto di Napoli.
Alcune limitazioni delle mappe d-flight
Le mappe di d-flight sono quindi il riferimento base per chi vuole volare con il drone sia per hobby che per lavoro.
Ciò nonostante è bene evidenziare che potrebbero esserci disallineamenti tra quanto mostrato dal portale per una particolare area e i vincoli effettivamente esistenti per tale area.
Un esempio concreto riguarda i parchi naturali nazionali presenti in Italia. Come sappiamo in un parco non si vola (quindi è una zona soggetta a limitazioni e come tale dovrebbe essere evidenziata sul portale d-flight), ma queste aree, soggette a limitazioni non sono evidenziate come dovrebbero!!!
Un esempio pratico? Il Parco Nazionale del Pollino, il più grande d’Italia, a cavallo tra la Basilicata e la Calabria. Il parco che si estende infatti per una superficie di 192.565 ettari coprendo un’area che dal mar Tirreno fino a quasi al mar Jonio. Fanno parte integrale del parco quindi oltre al massiccio del Pollino, anche le montagne di Orsomarso, che si estendono fino quasi a Scalea.
Quindi, per definizione (come per gli altri parchi d’Italia), tutta l’area del Parco del Pollino dovrebbe essere interdetta al volo! Consultando invece la mappa di d-flight è ben visibile che solo circa il 60% dell’area del Parco è soggetta a limitazioni di volo e solo perché compresa in un’area con altre limitazioni, mentre al parte residuale è libera al volo senza vincoli !!!

Parco Del Pollino Perimetrazione – Fonte Ente Parco Nazionale Del Pollino
La stessa cosa è riscontrabile per altri parchi come quello del Gran Sasso, etc. ovvero per le aree di Parchi non soggette ad altre limitazioni.
Si spera che anche queste aree siano incluse nelle aree proibite e soggette a limitazioni.
Per approfondimenti circa al volo dei droni nei Parchi Nazionali Italiani leggi l’articolo del Blog “Mappe d-flight – Volare nei Parchi Nazionali“.
Conclusioni
Il servizio offerto da d-flight per quanto detto è sicuramente migliorabile. Inoltre la fluidità della consultazione risulta rallentata con taluni browser tipo Firefox, e più fluida e veloce con altri browsers come Chrome o Vivaldi.
E’ comunque sempre consigliabile prima di pianificare un volo con il drone di verificare le limitazioni esistenti nell’area destinata al volo, facendo anche tesoro delle conoscenze personali (perimetri di aree proibite e parchi naturali non segnalati), per evitare di incorrere in multe o denunce.
In ogni caso è sempre bene avere sul proprio smartphone o tablet qualche applicazioni tipo UAV Forecast che fornisce anche indicazioni sulle no fly zones.
Nota relativa alle immagini: L’immagine riportata nell’articolo e uno è screenshoot tratto dal sito web del Parco Nazionale del Pollino, che ne è il legittimo proprietario. L’uso delle immagini è esclusivamente ai fini di una migliore comprensione dei contenuti dell’articolo. L’immagine in evidenza è stata realizzata da 4mydrone.