Cose’e U-Space? A cosa serve? Quali sono le norme che lo regolano e come vengono applicate? Come impatta l’uso del mio drone-UAS per il tempo libero? Ecco il post per dare risposta iniziale a questi e altri interrogativi su U-Space.
U-Space cos’e’ e a cosa serve?
U-space può essere definito come un insieme di servizi volti a regolare l’accesso sicuro ed efficiente dei droni-UAS a uno spazio aereo a essi riservato in ambito europeo.
Questa definizione, semplice, serve per chiarire il concetto che è definito in tutti suoi aspetti dal Regolamento d’esecuzione europeo 2021/664, che si basa sulla considerazione-osservazione che il costante aumento di numero di UAS che entrano nello spazio aereo, unitamente alle molteplice operazioni, talvolta complesse che questi svolgono, anche oltre la distanza di visibilità BVLOS, (Beyond Visual Line Of Sight) (vedi Droni – Acronimi & Termini). Queste attività svolte a quota anche ridotte, pongono dei rischi di varia natura che devono essere gestiti e mitigati (Art.2).
A tal fine è stato ritenuto opportuno denominare uno spazio aereo U-Space entro cui poter operare con i dorni-UAS. L’accesso da parte degli operatori UAS a tale spazio aereo U-space dovrebbe essere subordinato all’uso di determinati servizi («servizi U-space») che consentano la gestione sicura delle operazioni (Art.5).
In base a quanto riportato del regolamento d’esecuzione 2021/664, U-Space è quindi uno spazio con servizi dove poter operare i droni-UAS rispettando aspetti come privacy e sicurezza.
U-Space – Normativa di riferimento e operatività
U-Space come anticipato fa riferimento al Regolamento d’esecuzione 2021/664 (link pdf), che regola (Art. 19) l’entrata in vigore della norma al 26 gennaio 2023. Tuttavia non è l’unica norma di riferimento; infatti devono essere considerate anche i seguenti due regolamenti’ esecuzione (EU):
- Regolamento d’esecuzione 2021/665 relativo ai fornitori di servizi di traffico aereo nello spazio aereo U-space,
- Regolamento d’esecuzione 2021/666 relativo agli aeromobili con equipaggio operanti nello spazio aereo U-Space.
Il Regolamento d’esecuzione 2021/665 riguarda dunque i fornitori di servizi come d-flight in Italia, mentre il Regolamento d’esecuzione 2021/666 riguarda gli aeromobili (aerei) con pilota a bordo, poiché si ipotizza, in determinate circostanze, una condivisione di spazi aerei e quindi i piloti dovranno segnalare la loro posizione ai fornitori di servizi U-Space.
Ritornando Invece alla norma 2021/664, che riguarda i droni-UAS è importante sottolineare che la stessa definisce criteri di rispetto in base a:
- Peso
- per droni con peso (MTOM) < di 249 grammi di peso, in volo VLOS (Visual Line Of Sight) (vedi Droni – Acronimi & Termini), agli operatori UAS non dovrebbe essere richiesto di soddisfare i requisiti dello spazio aereo U-Space;
- Uso
- per aeromodelli nell’ambito di club e associazioni autorizzati, considerati gli standard applicati in materia di sicurezza, dovrebbero poter continuare nella loro forma attuale, ossia senza la necessità di soddisfare i requisiti dello spazio aereo U-Space.
U-Space – Come impatta l’uso del drone-UAS
L’Art. 8 del Regolamento d’esecuzione 2021/664 recita che i droni per uso ludico con peso inferiore ai 250 grammi e per gli aeromodelli non si dovrebbero applicare applicano le regole e limitazioni imposte da U-Space. Ovviamente quello che lascia perplessi è l’uso del condizionale “dovrebbe” e “dovrebbero”, ma bisogna attendere per un interpretazione più chiara della norma.
Ma cosa accade per i droni ludici o professionali che non ricadono nelle categorie di cui sopra? Bisogna volare in accordo alle regole e prescrizioni di U-Space tra cui il sistema d’identificazione remoto (o di rete).
L’Art. 18 e 19 del Regolamento 2021/664 infatti recitano:
Art. 18 – “Un servizio d’identificazione di rete dovrebbe fornire l’identità degli operatori UAS, nonché la localizzazione e il vettore di volo degli UAS nel corso delle operazioni normali e in situazioni di emergenza, e condividere le informazioni pertinenti con altri utenti dello spazio aereo U-space.”
Art. 19 – “Un servizio di geo-consapevolezza dovrebbe fornire agli operatori UAS le informazioni aggiornate rese disponibili nell’ambito dei servizi comuni d’informazione in merito alle restrizioni relative allo spazio aereo e alle zone geografiche UAS definite più recenti. Conformemente al regolamento di esecuzione (UE) 2019/947, la definizione di zone geografiche UAS dovrebbe tenere conto dei requisiti in materia di sicurezza, anche in termini di security, e di tutela della riservatezza e dell’ambiente.”
Appare evidente che quello riportato negli art. 18 e 19 presuppone un sistema più evoluto del transponder, in quanto dovrebbe sia fornire che ricevere informazioni relativamente all’UAS in uso e alle situazioni al contorno.
È abbastanza ovvio ch un simile dispositivo ha impatto anche sul radiocomando del drone. Ma staremo vedere!
In considerazione che U-Space nel suo complesso non è affatto user friendly, ci saranno altri post sull’argomento con lo scopo di chiarire più punti possibili anche se il 26 gennaio 2023 è ancora lontano.
Segnalo infine questo due video realizzati da SESAR e presenti sul canale YouTube.
Documenti correlati:
Per chi volesse approfondire il discorso su U-Space di EASA consiglio la lettura di questi due documenti (in inglese):
Crediti: L’immagine di copertina è stata realizzata da 4mydrone. Il video presente nel post è stato realizzato da SESAR che ne è il proprietario. L’uso delle immagini e dei video è esclusivamente ai fini di una migliore comprensione dei contenuti dell’articolo.