SAPR, APR, UAV, UAS, sUAS – Differenze
SAPR, APR, UAV, UAS, sUAS cosa significano queste sigle? Che differenze ci sono tra SAPR, APR, UAV, UAS e sUAS? Sono soggetti a normative diverse? L’obbiettivo di questo articolo è quello di fare chiarezza specie per chi si affaccia al mondo dei droni.
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Il termine Drone – da dove deriva e che significa?
Forse non tutti sanno che il termine drone come lo intendiamo correntemente, deriva dal termine “drones” inizialmente utilizzato dal DGAC – French Directorate for Civil Aviation per identificare dei velivoli commerciali senza pilota. Nel linguaggio corrente con drone quindi si identifica un velivolo che si pilota da remoto che può essere utilizzato per scopi ricreativi, professionali e militari.
SAPR, APR, UAV, UAS, sUAS – C’è altro?
Nel quotidiano siamo sempre più abituati – o per meglio dire obbligati – a ricevere informazioni sulla base di sigle e acronimi che spesso non ci dicono nulla a meno che non si è “del campo”. Nella babilonia delle sigle e degli acronimi infatti, accanto al termine drone, o in sua sostituzione, troviamo spesso i gli acronimi italiani SAPR e APR e quelli inglesi UAV, UAS e sUAS. Capire le differenze ci sono tra i vari termini sarà quindi utile per orientarsi al meglio nel mondo dei droni.
SAPR
Il termine SAPR come già detto è l’acronimo italiano utilizzato per indicare un Sistema Aeromobile a Pilotaggio Remoto.
Per capirne appieno il significato bisogna focalizzarsi sulla parola Sistema. Infatti la presenza di questo termine indica un insieme di “componenti” – drone, radiocomando, Ground station, pilota, co-pilota/osservatore, etc. – che nel loro insieme costituiscono il sistema e lo definiscono. In altre parole un SAPR è un drone, il cui utilizzo è prettamente di tipo professionale e non per tempo libero.
Partendo da questo punto è intuitivo il fatto che un SAPR è oggetto di normativa e deve rispettare determinate regole. Infatti non solo il SAPR deve rispettare certi requisiti tecnici ma il pilota del SAPR deve avere determinati requisiti ovvero possedere un attestato-patentino di pilota SAPR.

Sistema SAPR – Foto tratta da pixabay.com – Libera per usi commerciali – autore EliasSch
SAPR secondo la definizione ENAC
La definizione usata dall’ENAC (Ente Nazionale per l’Aviazione Civile), nelle sue F.A.Q. (Frequently Asked Questions) per il SAPR è la seguente:
“SAPR è l’acronimo di Sistema Aeromobile a Pilotaggio Remoto, cioè un sistema costituito da un mezzo aereo (aeromobile a pilotaggio remoto) senza persone a bordo, utilizzato per fini diversi da quelli ricreativi e sportivi, e dai relativi componenti necessari per il controllo e comando (stazione di controllo) da parte di un pilota remoto.”
L’esame della normativa vigente e quella europea di prossima adozione saranno oggetto di un prossimo articolo.
Per un approfondimento in materia di normativa ENAC per i SAPR si rimanda all’ultima versione disponibile sul sito ENAC.
APR
APR è l’acronimo italiano usato per indicare un Aeromobile a Pilotaggio Remoto, ovvero un piccolo velivolo che può essere pilotato attraverso un radiocomando. Viene dunque da pensare che gli APR siano i droni per il tempo libero! Sbagliato! Per capirlo bisogna leggere la definizione data all’APR l’ENAC.
APR secondo la definizione ENAC
La definizione data dall’ENAC per l’APR è la seguente:
“APR è l’acronimo di Aeromobile a Pilotaggio Remoto, cioè un mezzo aereo a pilotaggio remoto senza persone a bordo, non utilizzato per fini ricreativi e sportivi.”
A questo punto sorge la domanda ma se l’APR non può essere usato per fini ricreativi e sportivi che ci faccio? La risposta? Niente! In effetti l’APR è il solo velivolo cioè il drone in se senza telecomando.

Immagine APR – Foto tratta da pixabay.com – Libera per usi commerciali – autore Lars_Nissen
UAV
UAV è l’acronimo inglese usata per indicare Unmanned Aerial Vehicle, ovvero velivolo senza pilota. Il termine indica quindi una gamma ampia di velivoli senza pilota che comprendono quindi tutto ciò che vola senza un pilota a bordo.
Comunemente il termine UAV è usato per definire quindi tutti i droni usati sia per fini professionali che ricreativi. Tuttavia le agenzie di aviazione dei vari paesi sembrano di aver deciso di andare verso un diverso uso del termine per categorie di droni anziché usare lo generico UAV.

UAV concept – Foto tratta da pixabay.com – Libera per usi commerciali – autore LeeRosario
UAS
UAS è l’acronimo inglese usata per indicare Unmanned Aircraft Systems, ed indica un sistema integrato aereo senza pilota. Il termine si applica dunque ai droni cosiddetti militari e/o da difesa. Le normative che regolano gli UAS sono di carattere militare.
sUAS
sUAS è l’acronimo inglese small Unmanned Aircraft System, e significa piccoli sistemi aerei integrati senza pilota. La sigla sUAS, fa riferimento quindi ai droni di piccolo peso/dimensioni.
Altre sigle?
Vale la pena infine citare un acronimo ancora usato frequentemente usato spesso anche in luogo di UAS e si tratta dell’acronimo RPAS, che è l’acronimo inglese di Remotely Piloted Aircraft Systems, e significa sistema aero integrato pilotato da remoto, e come il precedente UAS si applica essenzialmente ai droni militari.
Conclusioni
Con questo breve excursus terminologico si spera di aver fatto il punto zero sugli acronimi di base usati per i droni. In un prossimo articolo vedremo come le norme italiane e la nuova normativa europea, regola l’uso dei SAPR, ARPR, UAV e UAS.
Nel frattempo per le altre sigle e acronimi tecnici sui SAPR e APR si rimanda all’articolo acronini e termini sui droni del Blog; si consiglia invece di leggere l’articolo “Aeromobile a pilotaggio remoto o APR?” per approfondimenti sui termini di ricerca usati su Google per ricercare informazioni sui droni.
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