Pilotare droni come F1 – FPV Drone racing
L’FPV drone racing ha raggiunto una notevole notorietà negli ultimi due anni grazie anche al moltiplicarsi di eventi in giro per il mondo. Campionati nazionali ed internazionali hanno reso il drone racing uno sport molto seguito. Scopriamo quindi i fondamenti di questo avvincente sport con i droni.
Cos’è l’ FPV drone racing
È una competizione sportiva tra piloti di droni, le cui caratteristiche sono sostanzialmente diverse sia dai droni commerciali che da quelli professionali.
La gara consiste nel compiere un certo numero di giri, alla massima velocità, in un circuito variegato, senza ovviamente precipitare. Il video FAI World Drone racing Championships 2018, tratto dal canale YouTube della FAI Air Sport Channel (link al sito ufficlale della FAI), rende l’idea.
Un drone da competizione è molto più piccolo di un drone commerciale, ha una grande manovrabilità ed è pilotato con l’ausilio di occhiali di smart glasses ovvero di “Goggles” per la First Person View (vedi glossario).
Per questa ragione, di frequente le gare con i droni sono indicata anche con il nome di FPV drone racing. La gara consiste nel compiere un certo numero di giri in minor tempo possibile, rispettando la geometria del circuito.
Il connubio quindi tra pilota e goggles è dunque imprescindibile, da cui alcune limitazioni per lo svolgimento di tale sport all’aperto.
Il circuito
Il circuito per il drone racing è normalmente costituto da una serie di anelli, archi luminosi, ostacoli, curve a gomito, attraverso cui bisogna pilotare il proprio drone alla massima velocità.
A proposito della velocità, è bene precisare che i piccoli droni raggiungono facilmente i 150km/h. Il record di velocità raggiunto con un drone (Racer X) è di 289 km/h. È dunque chiaro che un drone da racing è tutt’atro che un giocattolo!
Tornando al circuito, questo può essere sia all’aperto (outdoor) che al chiuso (indoor). Un tracciato che si rispetti segue le linee guida FAI (Fédération Aéronautique Internationale). Il tracciato può svilupparsi tra i 300 e i 400 metri di lunghezza.
Le regole relative all’organizzazione delle competizioni di FPV drone racing a livello internazionale, al tracciato dei circuiti e alle modalità di svolgimento delle prove e selezioni, sono disponibili a questo link (lingua inglese), del sito del FAI.
I circuiti Indoor Vs outdoor
Il recente sviluppo di circuiti indoor rispetto a quelli outdoor, nel nostro paese, deriva dalla necessità di risolvere l’ostacolo ENAC che nel regolamento SAPR, per gli aeromodelli vieta il volo FPV outdoor.
Dal 1 Gennaio 2016 l’FPV drone racing è diventata una disciplina aeromodellistica della FAI. In Italia, gli eventi che riguardano questo sport sono autorizzate dall’Aero Club d’Italia, nel rispetto delle regole pubblicate da ENAC riguardo gli aeromodelli, da cui le limitazioni
Gates, LED, Flags – Gli elementi del circuito
Gli elementi che costituiscono il circuito per il drone racing si possono ricondurre alle seguenti categorie: Gates (archi), Flags (bandiere), Rings – Hops (anelli) e tanti LED (luci colorate). Questi elementi disposti secondo delle linee guida ben precise, caratterizzano il circuito insieme ad opportune geometrie (tratti in rettilineo, salti e curve a gomito).
I LED svolgono un ruolo importante nel delimitare il tracciato del circuito e nella segnalazione di alcuni elementi. Non da ultimi come importanza, i laps counter, sintonizzati sulla frequenza radio dei droni per l’indicazione del numero dei giri compiuti e dei tempi.
Sport ma con burocrazia
Chi vuole partecipare a gare e manifestazioni riguardanti l’FPV drone racing, in Italia, deve essere in possesso di un attestato di volo aeromodellistico, essere iscritto ad un AeroClub AeCI, e deve avere la tessera FAI per partecipare al campionato ufficiale.
In sintesi, questo significa che coloro che vogliono praticare questo sport anche solo per divertimento o occasionalmente, devono iscriversi ad un aeroclub federato che sia riconosciuto e abilitato per svolgere al suo interno l’FPV drone racing.
Il drone da competizione
Una volta superati gli aspetti burocratici (supponendo che avete organizzato il vostro circuito nel fienile del nonno), bisogna dotarsi del mezzo, ovvero del drone da competizione. Vari sono i modelli in commercio.
Normalmente si fa riferimento ai droni che vanno da 180 mm a 250 mm, dove la misura indicata si riferisce alla diagonale dell’asse dei motori. La tipologia di elica, frame, motori, ed ESC completano gli elementi di riferimento da tener presente nella scelta del proprio drone da racing.

Esempio drone per racing – Foto tratta da pixabay.com – Libera per usi commerciali – Autore Gábor Adonyi
Se si è dei neofiti, è conveniente acquistare un drone Ready To Fly (RFT). Con l’esperienza si potrà poi passare a droni Do It Yourself (DIY) da assemblare in base alle proprie esigenze.
Scegliere i goggles
È stato già detto che l’FPV drone racing è basato sul pilotaggio del drone con l’ausilio di occhiali di per la First Person View. Questi possono essere acquistati in bundle con il drone (esistono diversi kit in commercio che includono i goggles), oppure separatamente.

Esempio goggles – Foto tratta da pixabay.com – Libera per usi commerciali – Autore Florian Pircher
Nel secondo caso è importante sapere che il modello prescelto sia pienamente compatibile con la parte radio del tuo drone. Quindi è fondamentale che siano dotati di ricevitore video modulare o in alternativa di un ricevitore video incorporato (VRX), più obsoleto rispetto al ricevitore modulare, ma essenziale per il corretto funzionamento.
Altri parametri da valutare sono: la risoluzione (maggiore è meglio è), le proporzioni (16:9 o 4:3), la Field of View (FOV) (maggiore FOV per immagine più immersiva), la distanza interpupillare (IDP), la diversità per ottenimento di un segnale più affidabile ed infine il DVR integrato per registrazione dei video su scheda SD.
Conclusioni
L’FPV drone racing è uno sport che nel nostro paese sta muovendo i primi passi in un ambito non facile.
L’interesse sempre più crescente per questa disciplina sportiva è di certo un volano importante per la diffusione più capillare di infrastrutture idonee sia per lo svolgimento sia della pratica che di competizioni a livello regionale e nazionale.
ebbene la pratica all’aperto introduca nuove difficoltà a questa disciplina come ad esempio il vento, lo sviluppo anche di piccoli circuiti in ambienti indoor è il punto di partenza per spingere gli enti preposti a normare in modo razionale e cosciente uno sport adatto a grandi e piccoli.
Nota relativa alle immagini: Le immagini riportate nell’articolo sono tratte da pixabay.com, e sono libere per usi commerciali, senza richiesta di attribuzione. Ogni immagine cita comunque l’autore che ne è il legittimo proprietario. L’uso delle immagini e del video è esclusivamente ai fini di una migliore comprensione dell’articolo. L’autore dell’immagine in evidenza è Siggy Nowak. Il video FAI World Drone racing Championships 2018, tratto da youtube, ed è edito dalla FAI Air Sport Channel. Di seguito il link al sito ufficlale della FAI.