Regole dell’Aria – Al mare … senza drone
L’estate è il periodo migliore per volare con il drone per hobby, scattare foto e fare riprese e selfie aerei, grazie alle buone condizioni meteo.
Tuttavia, da regolamento, ci sono aree dopo non è possibile utilizzare il drone. Una di queste è la spiaggia. Infatti, nel periodo compreso tra il 1 giugno ed il 30 settembre non è possibile volare con il drone 100 metri a monte e 100 metri a valle della linea della battigia o linea di costa ovvero nell’area rossa rappresentata in figura:

Illustrazione grafica zona interdetta al volo sulle spiagge – 4mydrone
Ma da dove deriva questa regola e cosa dice in dettaglio?
Regole dell’Aria Italia ovvero RAIT
Per comprendere da dove deriva questa regola, è necessario fare un piccola ripasso sulle regole dell’aria, ovvero sull’insieme di quelle regole il cui scopo e garantire la sicurezza e la regolarità di tutti i voli.
La premessa per comprendere appieno le regole dell’aria, ed in particolare questa regola specifica sul volo dei droni in prossimità del mare, e che i droni sono equiparati agli aeromobili e quindi soggetti alle regole (almeno in parte) valide per gli aerei.
Le regole dell’aria derivano dall’annesso 2 dell’ICAO (International Civil Aviation Organization) e sono divise in due capitoli: regole generali e regole di volo.
Le regole generali riguardano tutto ciò che il pilota deve rispettare in ogni singola fase del volo e dopo la fine dello stesso.
Le regole di volo invece sono l’insieme delle regole che tutti i piloti devono osservare una volta in volo per la garanzia della sicurezza del traffico aereo e si suddividono ulteriormente in:
- regole per il volo a vista (VFR – Visual Flight Rules)
- regole per il volo strumentale (IFR – Instrument Flight Rules).
Le regole dell’annesso 2 dell’ICAO, sono quindi la mamma delle regole dell’aria, e quelle di ogni stato derivano da queste.
In particolare la Regole dell’Aria Europee, definito in un regolamento il cui acronimo è SERA (Standarised European Rules of the Air), hanno sostituito le regole dell’aria dei paesi della comunità europea e in particolare quelle definite nel regolamento ENAC fin dal lontano 2014.
ENAC ha dunque sostituto ed integrato le regole dell’aria con quelle definite nel regolamento SERA e ha dato origine alle Regole dell’Aria ITalia note con l’acronimo RAIT.
Da cui l’info-grafica relativa alla genesi delle regole dell’aria:

Infografica gensesi Regole dell’Aria – 4mydrone
Regolamento RAIT
Il regolamento RAIT, scaricabile dal sito ENAC, alla pagina 17 riporta quanto segue:
RAIT.5006 Altezze minime per il sorvolo delle spiagge
“Fatto salvo quanto previsto da SERA.5005 f), tranne quando sia necessario per il decollo o l’atterraggio su aeroporti costieri, dal 1° giugno al 30 settembre compresi, un volo VFR non deve essere effettuato al di sopra delle spiagge, entro 100 m da entrambi i lati della linea di costa, ad un’altezza inferiore a 300 m (1 000 ft). Tale prescrizione non si applica agli aeromobili di Stato e agli aeromobili impegnati nelle operazioni speciali di cui all’art. 4 del Regolamento SERA.” (Fonte ENAC)
Sebbene la norma RAIT.5006, faccia riferimento ad agli aeromobili (con equipaggio), e non esplicitamente ai droni, e poiché, come riportato nella premessa, i droni sono considerati aeromobili pilotati in remoto, questa si applica anche ai droni. Di fatto è dunque una delle regole dell’aria, che in un ottica generale tende a preservare la tranquillità di chi affolla le spiagge, evitando voli con quota di volo inferiore a 300 m.
Da cui il divieto di sorvolo spiagge, visto che i droni non possono volare sopra i 120 metri A.G.L. (notevolmente inferiore ai 300 metri della RAIT.5006), a meno che non si abbia specifica autorizzazione.
Da notare inoltre, che il sito di d-flight, marca con una striscia rossa l’intera costa italiana senza interruzioni.
Conclusioni
Sebbene ci siano rumors circa la possibile revisione di questo aspetto delle regole dell’aria ed in particolare della norma RAIT.5006, per quanto riguarda i droni, per questa estate (e forse anche per quelle a seguire vista la velocità con cui in Italia si rivedono aspetti burocratici), bisogna rispettare la norma per non cadere in un illecito (con tanto di multa e sanzioni penali).
Vacanzieri italiani e stranieri col drone siete avvertiti!
Nota relativa alle immagini: Le immagini riportate nell’articolo sono realizzate da 4mydrone, che ne è il leggitimo proprietario. L’uso delle immagini è esclusivamente ai fini di una migliore comprensione dei contenuti dell’articolo. L’immagine in evidenza è stata realizzata da 4mydrone su una foto di base tratta dal sito pixabay.com, libera per usi commerciali, il cui autore è Walkerssk.