Drone sul Colosseo
Impensabile ma vero! Diverse testate giornalistiche della capitale hanno rilanciato oggi 14 settembre una notizia che ha dell’incredibile. Un turista in visita al Colosseo, nonostante sia stato diffidato dal personale della biglietteria, ha fatto volare il proprio drone che dopo poco il decollo è precipitato, fortunatamente sembra, senza arrecare danni alle persone e ai manufatti del Colosseo.
L’incauto turista è stato denunciato per il mancato rispetto del divieto di volo in area urbana.

Vista del Colosseo dal drone
Dove sono i controlli?
La normativa ENAC (italiana) e quella europea (EASA) sono molto chiare al riguardo circa il divieto di volo di droni in ambito urbano se non autorizzati. Inoltre il volo è generalmente consentito per lo svolgimento di attività ben specifiche e non certo amatoriali.
Viene dunque da chiedersi come mai è stato consentito al turista l’accesso all’area archeologica munito di drone, evidentemente portato in bella mostra, poiché diffidato dal personale della biglietteria? Perché non gli è stato vietato l’accesso? Purtroppo non ci è dato di sapere, ma una cosa è certa che il turista ha attivato e librato il volo il drone indisturbato.
Oramai è prassi. Tutti i turisti ben ligi ai doveri nei loro paesi di origine (perché severamente puniti in caso di comportamenti non consoni, anche con la prigione), in Italia si sentono autorizzati a comportarsi come meglio credono, in quanto le autorità italiane al massimo, si limitano a sanzionare, senza nemmeno sbatterli in galera, seppur per un solo giorno.
Divulgare le norme sull’uso dei droni
Non è dato di sapere di che tipo di drone si stia parlando, ma nell’epoca in cui i processori ed il firmware governano i droni, dovrebbe essere norma minima comune, da parte di tutti i costruttori implementare un geofencing in ambito urbano in tutte le città visto che il problema del volo non autorizzato si ripete abbastanza di frequente.
Oltre a questo, in attesa di una applicazione utile e sensata del geofencing, in considerazione del fatto che i droni stanno sostituendo le macchine fotografiche, sarebbe opportuno definire come prassi comune, sia negli aeroporti (o meglio direttamente sui voli), e sui treni informare i turisti sul divieto di volo in ambito urbano del drone nonché’ sulla necessità sia del patentino che dell’assicurazione da parte del pilota.
Eh si! Perché se questa norma è valida per gli italiani, deve valere anche per i turisti.
Informarsi prima di portare il drone all’estero
Comunque sia, agendo da persone sensate e responsabili, la miglior cosa da fare prima di portare con se il drone all’estero è informarsi circa la possibilità di utilizzo dello stesso. in molti paesi (es. Medio oriente) è infatti proibito volare col drone e la pena … è la galera!
A tal proposito per chi non volesse fare la fine del becero turista polacco del Colosseo, si raccomanda di leggere l’articolo del Blog “All’estero con il drone“, prima di mettersi in viaggio per l’estero con il proprio drone.
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