EASA – Regolamento europeo droni
I droni sono sempre più strumenti sia di lavoro che di svago. La presenza in molti aspetti della vita quotidiana hanno quindi reso necessaria la normazione non solo a livello di singolo stato ma a livello europeo. Fermo restando che in Italia sono ancora in vigore le norme sui sistemi pilotaggio remoto dell’ENAC, in forza del fatto che la normativa europea che entrerà in vigore il 1 gennaio 2021, è bene comprenderne i principi che governeranno i droni-UAS (Unmanned Aircraft Systems).
EASA, nel regolamento europeo per i droni, ha spostato completamente l’approccio legislativo, cercando anche di semplificare la burocrazia e le operazioni con i droni, introducendo però alcuni obblighi certamente necessari. La normativa europea, è stata definita nel 2019, attraverso due provvedimenti specifici: uno relativo alle norme sull’uso dei droni (norma 2019-947 del 24/05/19) e l’altro relativa alla produzione, vendita e ai requisiti dei droni (norma 2019-945 del 12/03/19).
EASA – Le basi del Regolamento
Le basi su cui poggia la normativa europea EASA sono le categorie in cui le operazioni con i droni (e quindi i droni) sono state suddivise. Le categorie introdotte sono tre: Aperta, Specifica e Certificata.
In considerazione dei contenuti ampi per ciascuna delle tre categorie, questo articolo descrive le peculiarità, gli obblighi e le implicazioni della categoria Aperta. Altri articoli a seguire affronteranno gli aspetti legati alle altre due categorie. Le categorie tengono dunque presenti aspetti legati:
- ai rischi operativi,
- alla privacy,
- all’ambiente e al rumore,
- della sicurezza.

Categorie EASA
Un primo obbligo per tutti – Registrare il drone
Uno dei primi obblighi dovuto all’entrata in vigore del regolamento europeo EASA e che dal 1 luglio 2020 tutti i droni – anche quelli per tempo libero dovranno essere registrati. Tale obbligo è già in vigore per i droni ad uso professionale.
Per come effettuare la registrazione del proprio drone ci suggerisce la lettura dell’articolo “d-flight – registrazione del drone” del Blog di 4mydrone.
Categoria Aperta “Open”
I principali aspetti normativi della categoria “Aperta” sono i seguenti:
- include tutti i droni fino a 25kg di MTOW (MTOW – vedi Droni – Acronimi & Termini),
- consente di volare fino a 120 metri suolo e non oltre,
- consente il volo in VLOS (Visual Line of Sight – vedi Droni – Acronimi & Termini),
- il pilota deve avere almeno 16 anni,
- il volo deve avvenire a distanza dalle persone,
- impedito il volo nelle no fly zones,
- l’operatività non implica la richiesta di autorizzazioni,
- il drone deve avere marchio CE,
- consente il volo in FVP (First Person of View – vedi Droni – Acronimi & Termini), con osservatore ausilio di un esterno.

Requisiti base categoria Aperta da rispettare
In riferimento al marchio CE, i velivoli devono avere un marchio “aggiuntivo”, in relazione alla classe di appartenenza, ovvero le seguenti classi di prodotto:

Classi prodotto – Categoria Aperta
I droni appartenenti alla categoria “Aperta” inoltre devono:
- avere funzione geo-consapevolezza ovvero segnalazione di allarme in relazione a situazioni di prossimità,
- avere un sistema trasmissione remota dell’id, per l’identificazione remota del drone.
Categoria Aperta – Sottocategorie
In pratica nella categoria Aperta, ricadono tutte le operazioni a basso rischio (e quindi droni fino ad un certo MTOW). La categoria “Aperta” include tre sottocategorie A1, A2 e A3 con limitazioni operative.
In relazione al tipo di sottocategorie di appartenenza è quindi possibile volare in prossimità di persone ma sempre in VLOS (Visual Line of Sight – vedi Droni – Acronimi & Termini), ma non su assembramenti di persone.

Tabella Riassuntiva – Limitazioni e requisiti
La tabella fornisce quindi i criteri e le limitazione per ogni categoria, nonché i requisiti che debbono essere soddisfatti.
Categoria Aperta – A1
Nella categoria A1 ricadono tre sottoclassi: veicoli di costruzione privata, la classe C0 e la classe C1.
Quindi, se ad esempio, se con il proprio drone si è nella classe C1 si, valgono le seguenti limitazioni e debbono essere soddisfatti i seguenti requisiti:
Limitazioni:
- peso del drone compreso tra 250 gr e 900 gr,
- Impossibilità a volare su persone non coinvolte, proibito volo su assembramenti di persone, con modalità Follow me attiva – max distanza dal pilota 50 m.
Requisiti richiesti:
- Formazione conoscenza del manuale utente, aver seguito il corso di formazione online e superato esame teorico,
- Età: Avere 16 anni,
- Requisiti tecnici del drone: manuale utente, informativa EASA, max velocità orizzontale 68 km/h, nessun bordo affilato, limiti altitudine selezionabili, forza meccanica, gestione perdita Data Link, livello potenza sonora, avviso livello basso batterie, luci,
- Geo-consapevolezza: attiva,
- Id remota: richiesta, con numero di serie unico conforme alla norma ANSI/CTA2063,
- Immatricolazione dell’operatore: richiesta.
Le informazioni sopra riportate sono desumibili dalla tabella:

Regolamento EASA – Categoria Aperta – Sotto categoria C1
E così via.
Categoria Aperta – A2
Nella categoria A2, ricade la classe C2, con droni il cui peso è compreso tra 900 grammi e 4 Kg, Le limitazioni e i requisiti richiesti sono i seguenti:

Categoria Aperta – sotto categoria C2
La peculiarità di questa categoria è che con il drone è possibile volare vicino alle persone ma non sopra!
Categoria Aperta – A3
La categoria A3, comprende tre classi: C3, C4 e costruzione privata. La tipologia di droni-UAV che ricade in questa casistica ha un peso al decollo compresa tra i 4 e i 25 Kg. I droni appartenenti a questa categoria, tassativamente, in quanto appartenenti alla categoria “Aperta” possono volare solo lontano dalle persone.
La lettura dei vincoli e requisiti è analoga a quella descritte nelle sotto categorie precedenti.

Sotto categorie C3 e C4 della Categoria Aperta
Da notare che il vincolo di età per il pilotaggio fissato dalla categoria Aperta è 16 anni fatta eccezione per i droni giocattolo.
E’ bene anche chiare che per persone non coinvolte, più volte menzionate come limitazione al volo nelle varie sottocategorie della categoria “Aperta” sono da intendersi quelle persone che trovandosi nelle vicinanze non sono coinvolte con le operazioni di volo (persone che sostano o passeggiano nelle vicinanze, etc.), quindi il pilota prima di volare deve ben valutare la situazione ed evitare di volare su persone appunto non coinvolte.
In un prossimo articolo sul regolamento droni europeo EASA, verrà descritta la categoria “Specifica” in termini limitazioni e requisiti da osservare.
Nota relativa alle immagini: Le immagini riportate nell’articolo sono state realizzate da 4mydrone. L’uso delle immagini è esclusivamente ai fini di una migliore comprensione dei contenuti dell’articolo. L’immagine in evidenza è stata realizzata da 4mydrone.