Normativa EASA
Nel precedente post “Normativa droni: da ENAC verso EASA parte1 – Normativa ENAC” sono stati analizzati gli obblighi e le limitazioni imposti dal vigente regolamento ENAC, che sarà affiancato a partire dal 01/01/2021 dal regolamento europeo sui droni EASA.
Ricordo che l’analisi degli aspetti operativi e normativi relativi al passaggio dal regolamento sui droni di ENAC verso il regolamento europeo sui droni EASA, sono divisi in 3 differenti post.
Il presente post (il secondo dei tre), si occuperà in dettaglio dell’analisi della normativa Europea EASA. Il primo post ha analizzato gli aspetti relativi alla normativa ENAC in vigore, metre il terzo effettuerà il raffronto tra le due normative evidenziando gli adeguamenti/obblighi necessari.
In tutti e tre i post particolare risalto verrà posto al patentino droni, ovvero all’attestato necessario per pilotare un drone secondo dil regolamento attuale e quello futuro EASA.
Normativa droni Europea EASA – (Validità dal 01/01/2021)
Fino al 31/12/2020, sarà in vigore la normativa ENAC Mezzi Aerei a Pilotaggio Remoto – Ed.3, Emendamento 1 del 14 luglio 2020. In esso sono riportate le norme che ogni pilota di droni deve rispettare.
A decorrere dal 01/01/2021, entrerà in vigore la normativa EASA Regolamento di esecuzione (UE) 2020/746 sui droni, che introduce delle modifiche sostanziali, passando dal principio di operatività come discriminante tra i diversi requisiti per pilotare un drone del regolamento droni ENAC al principio del rischio previsto dal regolamento EASA.
Essenzialmente, il regolamento droni europeo, individua e definisce tre diverse categorie di operazioni con i droni:
- Aperta – Open (per le operazioni a basso rischio),
- Specifica – Specific (per le operazioni a medio rischio),
- Certificata – Certified (per le operazioni a alto rischio).

EASA – regolamento droni Categorie
Categoria Aperta – Open
I principali aspetti che regolano la categoria “Aperta” sono i seguenti:
- include tutti i droni fino a 25kg di MTOW (MTOW – vedi Droni – Acronimi & Termini),
- consente di volare fino a 120 metri suolo e non oltre,
- consente il volo in VLOS (Visual Line of Sight – vedi Droni – Acronimi & Termini),
- il pilota deve avere almeno 16 anni,
- il volo deve avvenire a distanza dalle persone,
- impedito il volo nelle no fly zones,
- l’operatività non implica la richiesta di autorizzazioni,
- il drone deve avere marchio CE,
- consente il volo in FVP (First Person of View – vedi Droni – Acronimi & Termini), con osservatore ausilio di un esterno.

Requisiti base categoria Aperta da rispettare
In riferimento al marchio CE, i velivoli devono avere un marchio “aggiuntivo”, in relazione alla classe di appartenenza, ovvero le seguenti classi di prodotto:

Classi prodotto – Categoria Aperta
I droni appartenenti alla categoria “Aperta” inoltre devono:
- avere funzione geo-consapevolezza ovvero segnalazione di allarme in relazione a situazioni di prossimità,
- avere un sistema trasmissione remota dell’id, per l’identificazione remota del drone.
Sottocategorie della categorie Aperta
In pratica nella categoria Aperta, ricadono tutte le operazioni a basso rischio (e quindi droni fino ad un certo MTOW). La categoria “Aperta” include tre sottocategorie A1, A2 e A3 con limitazioni operative.
In relazione al tipo di sottocategorie di appartenenza è quindi possibile volare in prossimità di persone ma sempre in VLOS (Visual Line of Sight – vedi Droni – Acronimi & Termini), ma non su assembramenti di persone.

Tabella Riassuntiva – Limitazioni e requisiti
La tabella fornisce quindi i criteri e le limitazione per ogni categoria, nonché’ i requisiti che debbono essere soddisfatti.
Categoria A1
Nella categoria A1 ricadono tre sottoclassi: veicoli di costruzione privata, la classe C0 e la classe C1.
Quindi, se ad esempio, se con il proprio drone si è nella classe C1 si, valgono le seguenti limitazioni e debbono essere soddisfatti i seguenti requisiti:
Limitazioni:
- peso del drone compreso tra 250 gr e 900 gr,
- Impossibilità a volare su persone non coinvolte, proibito volo su assembramenti di persone, con modalità Follow me attiva – max distanza dal pilota 50 m.
Requisiti richiesti:
- formazione conoscenza del manuale utente, aver seguito il corso di formazione online e superato esame teorico,
- età: Avere 16 anni,
- requisiti tecnici del drone: manuale utente, informativa EASA, max velocità orizzontale 68 km/h, nessun bordo affilato, limiti altitudine selezionabili, forza meccanica, gestione perdita Data Link, livello potenza sonora, avviso livello basso batterie, luci,
- geo-consapevolezza: attiva,
- id remota: richiesta, con numero di serie unico conforme alla norma ANSI/CTA2063,
- immatricolazione dell’operatore: richiesta.
Le informazioni sopra riportate sono desumibili dalla tabella:

Regolamento EASA – Categoria Aperta – Sotto categoria C1
E così via.
Categoria A2
Nella categoria A2, ricade la classe C2, con droni il cui peso è compreso tra 900 grammi e 4 Kg. Le limitazioni e i requisiti richiesti sono i seguenti:

Categoria Aperta – sotto categoria C2
La peculiarità di questa categoria è che con il drone è possibile volare vicino alle persone ma non sopra!
Categoria A3
La categoria A3, comprende tre classi: A3, A4 e costruzione privata. La tipologia di droni-UAV che ricade in questa casistica ha un peso al decollo compresa tra i 4 e i 25 Kg. I droni appartenenti a questa categoria, tassativamente, in quanto appartenenti alla categoria “Aperta” possono volare solo lontano dalle persone.
La lettura dei vincoli e requisiti è analoga a quella descritte nelle sotto categorie precedenti.

Sotto categorie C3 e C4 della Categoria Aperta
Da notare che il vincolo di età per il pilotaggio fissato dalla categoria Aperta è 16 anni fatta eccezione per i droni giocattolo.
E’ bene anche chiare che per persone non coinvolte, più volte menzionate come limitazione al volo nelle varie sottocategorie della categoria “Aperta” sono da intendersi quelle persone che trovandosi nelle vicinanze non sono coinvolte con le operazioni di volo (persone che sostano o passeggiano nelle vicinanze, etc.). quindi il pilota prima di volare deve ben valutare la situazione ed evitare di volare su persone appunto non coinvolte.
Categoria Specifica – Specific
La categoria Specifica, interessa le operazioni di volo più specializzate e include anche quei casi non facenti parte della categoria “Aperta”. In altre parole se l’attività da svolgere con il drone non ricade in quelle previste dalla categoria “Aperta”, l’operatore dell’UAS (drone) è obbligato a chiedere una autorizzazione all’autorità competente del paese dove l’UAS è immatricolato.
I voli nella categoria Specifica – autorizzati – come specificato dal regolamento di attuazione, consentono anche il volo sopra i 120 metri, la possibilità di volo fuori dl campo visivo del pilota – BLOS (vedi Droni – Acronimi & Termini), sopra assembramenti di persone e in aree aeroportuali non controllate (F e G) e controllate.

Come già detto, tutto questo deve essere autorizzato dalle autorità competente, presentando una richiesta di autorizzazione.
Tuttavia la fine di snellire sia gli aspetti burocratici che per consentire lo svolgimento di quelle operazioni semplificate, che ricadano in uno degli scenari standard, con limitazioni simili a quelle della categoria Aperta è possibile svolgere l’attività con il drone senza richiesta di autorizzazione operativa.
La tabella seguente pone quindi in evidenza sia i requisiti operativi, il tipo di autorizzazione e le limitazioni richieste nella categoria Specifica.

La necessità di immatricolarsi nello stato membro in cui risiede l’operatore UAS è quindi fondamentale, per lo svolgimento di tutte le operazione nella categoria Specifica.
Ai fini delle operazioni da svolgere nella categoria Specifica ci limitiamo ad esaminare le prime due: operazioni con rischio e operazioni in scenari standard STS1 e STS2.
Operazioni categoria specifica con rischio
Per le operazioni che presentano un rischio più elevato, deve essere effettuata, da parte dell’operatore UAS, la valutazione dei rischi approfondita – SORA (Specific Operations Risks Assessment).
Lo scopo della SORA è quindi quello di individuare i requisiti che devono essere soddisfatti al fine di garantire la sicurezza delle operazioni. Si tratta quindi di un processo a più fasi che traguarda sia l’individuazione dei rischi relative alle operazioni svolte attraverso un velivolo senza pilota, nonché all’individuazione delle misure volte alla mitigazione dei rischi.
La SORA, deve essere presentata all’autorità’ competente. Se approvata sarà possibile effettuare quindi le relative operazioni.
Scenari Standard
Con il regolamento europeo, attraverso l’opinion 5/2019, EASA propone due scenari standard STS1 e STS2. Che definiscono le condizioni operative e entro cui l’operator UAS può’ iniziare le operazioni dopo aver presentato una dichiarazione all’autorità competente.
Scenario standard STS1 (marchio classe C5)
Lo scenario STS1 prevede le seguenti limitazioni:
- operazioni in VLOS,
- massima altezza volo 120 mt,
- MTMO < 25 Kg,
- velocità massima di 5 m/s se non vincolato,
- no volo su assembramenti di persone
- area delle operazioni controllata (area urbane),
- area controllata dovrà essere definita dall’operatore al fine di garantire il non volo su assembramenti di persone.
Scenario standard STS2 (marchio classe C6)
Lo scenario STS2, che include rischi intrinseci maggiori dello scenario STS1, prevede le seguenti limitazioni:
- operazioni in VLOS (1 km esteso fino a 2Km con osservatore) e BLOS
- massima altezza volo 120 mt,
- MTMO < 25 Kg,
- velocità massima di 50 m/s,
- no volo su assembramenti di persone
- area delle operazioni controllata (e scarsamente popolata).
Le operazioni in scenario STS2 potranno quindi essere svolte su aree più ampie e con minori limitazioni riguardo alla velocità.
Considerazioni sui scenari standard
I requisiti delle classe C5 e C6 dei scenari standard, derivano dall’ampliamento dei requisiti della classe C3 della categoria Aperta.
Gli scenari standard quindi si prestano per lo svolgimento di quelle attività come aerofotogrammetria, ispezioni e rilievo con drone.
Si evidenzia ancora che in base al regolamento europeo EASA sui droni, lo svolgimento di operazioni con drone negli scenari standard necessitano quindi di una dichiarazione e non necessitano di Autorizzazione se sono soddisfatti i requisiti previsti dai scenari standard stessi.
Categoria Certificata – Certified
La categoria Certificata, interessa le operazioni di volo ad alto rischio, relative ai droni di dimensioni e perso maggiori, ed i principali aspetti che regolano questa categoria sono i seguenti:
- sorvolo su assembramenti di persone,
- trasporti merci pericolose,
- trasporto persone,
- autorizzazione soggetta a valutazione dei rischi,
- prescrizioni operative in relazione al tipo di operazioni da svolgere,
- certificato di pilota remoto,
- attestato di navigabilità del drone.
Come si può facilmente intuire si tratta di un iter autorizzativo e operativo legato veramente ad attività molto specifiche che esulano i droni commerciali quelli professionali.
In sintesi
Quanto esposto nei precedenti paragrafi relativamente al regolamento EASA sui droni è sintetizzato nelle seguenti info-grafiche:

Regolamento Europeo droni EASA – Infografica 4mydrone
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Regolamento Europeo droni EASA – Ctg Aperta – Infografica 4mydrone
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Regolamento Europeo droni EASA – Catg. Specifica – Infografica 4mydrone
Le info-grafiche del post sono disponibili per il download cliccando su questo link.
Nel prossimo post, sarà effettuato un parallelo tra il contenuto del regolamento ENAC e quello Europeo EASA 2019/947 sui droni al fine di focalizzare gli elementi salienti da tener presente quando il nuovo regolamento Europeo sui droni sarà effettivo.
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Crediti: L’immagine di copertina è stata realizzata da 4mydrone. L’icona del drone presente nell’immagine di copertina e nelle info-grafiche, come l’icona del “pilota” e del “drone” sono tratte da pixabay.com, libere per usi commerciali e senza richiesta di attribuzione. Gli autori sono rispettivamente: OpenClipart-Vectors e karlrots. Le icone utilizzate nelle info-grafiche, libere per usi commerciali, relative al “pollice verso” e ai “bullet points” sono tratte da Iconfinder.com – autori Kokota e Anastasya Bolshakova in Developer Set. Le info-grafiche sono state realizzate da 4mydrone. L’uso delle immagini è esclusivamente ai fini di una migliore comprensione dei contenuti dell’articolo.